48…e non sentirli
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Gli anni passano e il Festival della Valle d’Itria cresce, matura e riscuote sempre maggiori successi.
Quest’anno ha dato inizio al tanto atteso evento con l’opera “Il Giocatore” tratto dall’omonimo romanzo di Fedor Dostoevskij su libretto di Sergej Prokof’ev, “un genio, uno dei più grandi compositori del ‘900 che va ascoltato, studiato, rappresentato, goduto”. Queste le parole che il nuovo direttore artistico Sebastian F.Schwarz ha dedicato al musicista russo, che lavorò su quest’opera nei primi anni del ‘900.
Il cartellone, in realtà, aveva previsto “Delitto e castigo”, ma per motivi tecnici e organizzativi si è pensato di scegliere un’ opera altra, sempre dello stesso autore soprattutto perché “ben trentacinque scuole del territorio avevano dato inizio a progetti e studi su Dostoevskij, abbiamo optato per quest’opera anche perché consentiva di mettere in scena uno spettacolo divertente che comunque fa riflettere su quella che è l’ossessione del gioco, vera e propria patologia, sulla quale abbiamo anche organizzato un incontro per i ragazzi”, il direttore artistico è un fiume in piena, felicissimo di accogliere il pubblico nella serata della prima “ numeroso, bello, elegante, curioso”.
Sì, elegante come il red carpet impone, pubblico delle grandi occasioni, che si è subito mostrato piacevolmente colpito dalla bellissima scenografia di Leila Fteita, dalla quale era impossibile distogliere lo sguardo, mentre si prendeva posto in un atrio del Palazzo Ducale che vedeva, finalmente, le sedie l’una accanto all’altra, auspicio di una, forse, normalità ritrovata.
Musica coinvolgente, diretta magistralmente da Jan Letham Koenig ed eseguita dai bravissimi maestri dell’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari.
Interessante la regia affidata a David Pountney che ha diretto un cast di cantanti, capaci di carpire l’attenzione e l’interesse del pubblico per ben due ore di spettacolo.
Applausi e un successo preannunciato dal Presidente Franco Punzi che come sempre, da perfetto e attento padrone di casa, ha accolto e salutato il numeroso pubblico convenuto.
Si prevedono piacevoli ed entusiasmanti novità tra opere, film e concerti in masseria. Seguiremo per voi tutto ciò e vi terremo costantemente aggiornati su un Festival che continua a tener desto l’interesse per la musica di appassionati da tutto il mondo e che, volutamente, coinvolge le giovani generazioni, guardando costantemente al futuro.
Foto di scena di Clarissa Lapolla