Bilancio positivo per la “festa dell’allegria”
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Successo e consensi per la festa dell’allegria. Va agli archivi la nuova manifestazione targata Antonio Rubino. La festa dell’Allegria è riuscita nel suo obiettivo, quello di portare in piazza migliaia di persone come avveniva oltre cinquant’anni fa, con una grande festa popolare che ha accomunato gente di ogni fascia d’età ed estrazione sociale. Piazza D’Angiò è stata presa letteralmente d’assalto, nello scorso weekend da turisti provenienti da ogni parte, alcuni di questi dall’estero. Al centro dell’evento l’enogastronomia con proposte prettamente pugliesi ad iniziare dalle orecchiette. A seguire i tipici arrosti di carni rosse, bianche, il panino con il polipo, la focaccia con mortadella, le fave con i cornaletti, cipolle e pomodori, gli hamburger con carne a Km 0, le tipiche polpette fritte ed al sugo, le fritture come quella dei fiori di zucca, i panzerotti, la porchetta, le birre artigianali e quelle più ricercate e per concludere tre delle tipiche serate estive con più di trenta gradi di temperatura, dolci, granite e i tipici spumoni pugliesi. Apprezzatissimi i concerti e gli spettacoli come quello dei Terraross che hanno fatto ballare l’intera piazza a ritmo di tarante e pizziche a mezzanotte, i balli caraibici della Mariposa del Caribe, i New Trolls dei leader storici Gianni Belleno e Maurizio Salvi, con tanti fans che sono arrivati anche da altre regioni e per chiudere la Little Tony Family con uno straordinario concerto di due ore del quale sono stati artefici la figlia Cristiana, il fratello Enrico e la band storica dell’indimenticabile cantante italiano scomparso qualche anno fa. Non sono stati ignorati i teenager grazie alla esibizione dal vivo di Shined. La Festa dell’allegria ha coinvolto anche i residenti della piazza più grande di Martina Franca che hanno potuto così sopportare il caldo, assistendo dai balconi alle tre serate. Ha retto l’organizzazione che ha gestito magistralmente il grande traffico di auto grazie ai Vigili Urbani, ai volontari del SER e garantito il primo soccorso qualora ce ne fosse stato bisogno con la Misericordia. Si è parlato tanto di contemporaneità di eventi, ma era difficile, in quello che è il weekend di maggior flusso di turisti, che non ci fossero manifestazioni ovunque ed il successo di pubblico della Festa dell’Allegria ne amplifica ulteriormente il risultato. L’ideatore della Festa dell’allegria, ancora una volta, è Antonio Rubino che questa volta ha fatto da padrone di casa curando personalmente l’accoglienza delle migliaia di persone che sono arrivate, non tralasciando alcun particolare. Il Patron di Portici d’Estate (che tornerà la prossima stagione), della Girandola, di Perbacco che vicoli e Perbacco che amore, del Morso della Taranta è appare visibilmente soddisfatto:
“La Festa dell’Allegria è stato un numero zero. L’obiettivo era creare un nuovo evento che potesse diventare un progetto itinerante sullo stile di Battiti live o la Notte della Taranta non solo in Puglia, ma anche in altre regioni, rivolto però ad un target popolare, mettendo in primo piano l’enogastronomia. Il risultato è stato straordinario. Diventerà così una carovana di sapori, suoni, divertimento che percorrerà il prossimo anno diverse piazze di diverse regioni. Si alterneranno sul palco artisti prevalentemente amati dalla piazza. E’ per questo che eviteremo di rispondere alle polemiche di coloro che vivono di questo. Questa area test di Martina Franca è servita per testare il gradimento del pubblico e renderci conto delle aree di miglioramento che potranno essere adottate in futuro. In questi giorni un gruppo di ragazzi specializzati in produzioni televisive e reportage hanno realizzato delle riprese che produrranno uno Showreel che promuoverà l’evento. C’è da essere soddisfatti e dobbiamo ringraziare il Comune di Martina Franca che coraggiosamente ha sposato l’iniziativa che nascondeva non poche insidie da parte di detrattori che come al solito ne fanno una mera questione politica”. Breve ed esauriente il commento del Patron della manifestazione. Il successo della Festa dell’Allegria è dovuto soprattutto alla non improvvisazione ed alla cura di ciascun dettaglio. Questa volta c’è stato da essere allegri.