Si doveva assolutamente vincere per rimanere in scia all’Andria prima dello scontro diretto. Così non è stato. Esce un risultato ad occhiali ad Arzano, dove il Taranto pareggia e soffre al termine di una prestazione sotto tono. Davvero poche le occasioni da rete create, logica conseguenza di una manovra di gioco lenta e svogliata, uggiosa come il clima di Arzano. C’era sicuramente l’alibi delle assenze (Genchi, Ciarcià, Oretti, Gabrielloni), ma questo non esclude da colpe per un approccio alla gara apparso troppo blando per una squadra che non ha alternative alla vittoria. Nel primo tempo, al contrario è stata l’Arzanese a mordere le gambe ai calciatori rossoblu, e nella ripresa il copione non è certo cambiato. Anzi, alla fine si è rischiato anche di perdere, quando il Taranto è rimasto in dieci per l’espulsione di Giglio (grossa ingenuità il secondo giallo per simlazione). Clamorosa la traversa colpita dall’Arzanese sul finale, col Taranto che finisce in affanno. Sbadigli durante la gara e rabbia alla fine con i circa 800 tifosi giunti da Taranto che contestano Marsili e compagni.
