Politica

Ospedale, nuovo stop. Si spacca la maggioranza e sfumano le modifiche al riordino

Nuovo stop per l’ospedale di Martina. Le modifiche al riordino si fermano il giorno dopo e per il momento sfumano le proposte fatte dal consigliere Donato Pentassuglia. Dopo l’approvazione nella giornata di lunedì degli emendamenti presentati dall’ex assessore alla Sanità, ieri, il consigliere Cosimo Borraccino ha votato contro, creando un vero e proprio assist alle opposizioni e favorendo la bocciatura in commissione delle modifiche al riordino. Stando così le cose non ci saranno posti letto in più per Martina e per la Provincia di Taranto, così come non verrebbe ripristinato lo status di primo livello per il nosocomio martinese.

Michele Emiliano punta il dito contro Borraccino e apre ad una eventuale riconvocazione della commissione, sebbene il problema adesso potrebbe essere politico. “Dopo due giorni di proficuo lavoro comune – evidenzia il Governatore – nel quale il governo ha riposto la sua fiducia nella lealtà delle opposizioni, era stata infine raggiunta un’intesa per la quale le opposizioni medesime non avrebbero partecipato al voto in Commissione lasciando alla maggioranza il compito di approvare il parere della Commissione Sanità sul Piano di Riordino.Sulla base di questa intesa, avevo lasciato i lavori della Commissione per partecipare ai funerali dell’operaio dell’Ilva di Taranto, Giacomo Campo, con la convinzione che ogni divergenza sarebbe stata superata dal buon lavoro svolto nella maratona di ieri ed oggi. Non potevo immaginare che, senza preavviso alcuno, il consigliere di maggioranza Cosimo Borraccino esprimesse il suo voto contrario inducendo comprensibilmente le opposizioni a votare contro l’approvazione per non essere spiazzate da un esponente della stessa maggioranza. Ne consegue il decadere di ogni impegno preso dal Governo con la III Commissione. Il Piano dunque non verrà modificato come concordato in Commissione. Il Governo regionale rimane disponibile, ove la Commissione si riconvocasse in breve termine, a riprendere il lavoro in commissione per accogliere le modifiche ormai decadute e conseguentemente esprimere parere favorevole al Piano di Riordino ospedaliero”.

 

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