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Taranto bloccato, allo Iacovone passa la Sarnese

La paura blocca il Taranto. Seconda sconfitta consecutiva per i ragazzi allenati da Cozza, che stavolta lasciano i tre punti di fronte al pubblico amico ad una cinica Sarnese. Davvero impressionante le palle gol  avute dai campani, che alla fine ne fanno 3 (Milizia e doppietta di Favetta), contro i 2 del Taranto (doppietta di Crucitti). Il divario poteva essere superiore e alla fine balza all’occhio soprattutto la diversa capacità di arrivare davanti alla porta: il Taranto fatica, nonostante il  maggior possesso palla, la Sarnese con tre passaggi arriva davanti a Spataro. Certo una cosa è  giocare di rimessa e in contropiede, altra cosa è attaccare con le difese schierate, ma la sensazione è che il Taranto, finora, pecchi proprio nell’ultimo passaggio e che manchi di qualità nelle conclusioni. Tanto lavoro, insomma, sul taccuino di mister Cozza, che a fine gara ha immediatamente chiesto un faccia a faccia con la squadra.

 

TABELLINO

TARANTO-SARNESE 2-3

Marcatori: 20′ pt Crucitti (T), 36′ pt Cioffi (S), 3′ st Favetta (S), 7′ st Crucitti (T), 46′ st Favetta rig. (S)

Taranto (4-3-3): Spataro; Milizia (1’ st Bilotta), Scoppetta, D’Aiello, Cacciola (36’ st Giorgio); Galdean, Corso (1’ st Aleksic), Crucitti; Ancora (21’ st Giovannini), Pera, Tandara (1’ st Lorefice). A disposizione: Pellegrino, Pantò, Miale, Palumbo. All. Francesco Cozza.

SARNESE (4-2-3-1): Russo; Cioffi, Arpino, Pepe, Gallo; Nappo, Nasto; Talia (49’st Tortora), Calemme (31’ st Salvato),  Auriemma; Favetta. A disposizione Di Donato, Piansé, Saginario, Cacciottolo, Di Palma, Sorriso, Iuliano. All. Valerio Gazzaneo.

Arbitro: Sig. Marco Monaldi – sezione di Macerata; 1°assistente: Sig. Antonio Pizzi – sezione di Termoli; 2° assistente: Sig. Riccardo Pintaudi – sezione di Pesaro.

Ammoniti: 41’ pt Corso, 22’ st Giovannini (T), 8’ st Arpino, 34’ st Salvato (S)

Espulsi: 43’ st Scoppetta (T)

Note: corner 6-7; recupero 0 pt, 4 st; circa 1800 spettatori. Un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime dell’alluvione di Livorno.

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