Bentornato Fragnelli, primo ciak per un nuovo film ambientato a Martina
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Cesare Fragnelli torna nella sua Martina. Il produttore martinese ha scelto ancora una volta la sua città come location per il film “Bentornato papà”. Non è solo una dichiarazione d’amore quella di Fragnelli, ma un produrre cultura ed economia con i fatti. Già, perché il cinema garantisce emozioni, riflessioni, storie da filtrare attraverso il cuore e la mente, ma anche un ritorno di immagine notevole per i luoghi dove si battono i ciak, oltre che un utile per l’economia cittadina. Per sei settimane strade e persone della valle d’Itria potranno respirare l’aria del cinema. Con una storia intima e delicata che in qualche modo raccontano anche i drammi e le passioni di questa terra. “Bentornato papà” ci mostrerà le vicende di una bella famiglia del sud, unita da un rapporto profondo, nonostante alcune incomprensioni. Un ictus colpirà Franco, il capofamiglia, improvvisamente. Sarà una tragica sorpresa che sconvolgerà la sua vita e quella dei suoi cari, ma che diventerà, per tutti, un momento di crescita interiore. Sarà, insomma, un viaggio nelle emozioni più profonde e contrastanti dell’animo umano, con un film che rappresenta in tutta la sua essenza il valore di una famiglia unita contro qualsiasi insormontabile difficoltà.
Attore e regista di “Bentornato papà” sarà Domenico Fortunato, con una serie di interpreti di prim’ordine: Donatella Finocchiaro, Riccardo Mandolini (protagonista della serie Netflix Baby), Dino Abbrescia, Giorgio Colangeli, Giulio Beranek, Silvia Mazzieri e Franco Ferrante. Ci sarà anche Sara Putignano, martinese doc come Fragnelli, che tornerà a fare cinema dopo l’intensa interpretazione de “La rivincita” di Leo Muscato. Il film è una produzione Altre Storie con Rai Cinema, prodotto da Cesare Fragnelli, con il contributo della Regione Puglia e di Apulia Film Commission. La sceneggiatura è stata scritta a più mani dello stesso Fragnelli, Francesca Schirru, Lorenzo Righi, Michele Santeramo e Domenico Fortunato. La fotografia è affidata a Giorgio Giannoccaro, la scenografia a Marco Vigna, le musiche a Nicola Masciullo e i costumi sono a cura di Magda Accolti Gil.
“La nota principale che sembra risuonare nel film è certamente drammatica, struggente, da togliere il fiato nei polmoni e strozzarti – ha raccontato il regista Domenico Fortunato. Eppure in quello che apparentemente potrebbe essere l’inferno, c’è invece la vita. Quella “bella”. Semplice, potente e piena d’amore. In ‘Bentornato Papà’ la malattia non è raccontata solo come momento doloroso, qui è soprattutto l’occasione per una famiglia di ritrovarsi, concedendosi tutto quel tempo necessario per parlare, capirsi, spiegarsi. La malattia diviene dunque anche il motore del cambiamento dei protagonisti. Si ritroveranno cresciuti, cambiati, in grado di affrontare con successo delle sfide ed essere, nonostante tutto quello che accade, diventati migliori”.