Politica

Palazzo abbraccia Schittulli. Comincia la corsa regionale

Segnali di pace nella prima uscita elettorale regionale per la Regione Puglia. E’ Franco Palazzo, candidato per il “Movimento politico Schittulli” il primo a scendere in campo, con un incontro pubblico che si è svolto al Park Hotel San Michele. Con lui c’era il candidato alla presidenza Francesco Schittulli.

Invito a ricompattarsi
Vitali conservaFranco Palazzo, cita i sondaggi e parla di 4 punti da recuperare. Poi invita il centrodestra a restare unito per invertire il segno meno e per raggiungere un auspicato più quattro. Schittulli, in apertura di intervento saluta Gianfranco Chiarelli. Tutto davanti agli occhi del senatore Vitali, seduto in prima fila accanto al neocommissario cittadino di Forza Italia, Giacomo Conserva.

Le scelte
“Ho detto sì a Schittulli – ha spiegato Palazzo – perchè persona seria, intelligente, umana. E’ una personalità significativa della politica”. “Abbiamo scelto – ha detto Schittulli – di metterci in gioco per far arrivare alla gente la verità. Non vivo dalla politica”.

I guai della Sinistra
“A Martina – ha aggiunto Palazzo – c’è stato un aumento del 70% delle tasse. Assistiamo a questa vergogna dell’IMU agricola. A Bari sono stati incapaci di gestire la questione ILVA, che deve garantire contemporaneamente salute e lavoro”. “Governeremo in discontinuità col passato – ha spiegato Schittulli – per una cambiamento radicale. La catastrofe maggiore c’è stata in tema di sanità, sul quale si investe l’85% del bilancio della Regione Puglia. Basti pensare che si sono succeduti 5 diversi assessori alla sanità”.

I programmi
“Basta tasse – ha concluso Palazzo – l’impegno maggiore sarà profuso ad alleggerire i cittadini dalle tasse da pagare. Ascolteremo le persone, i loro problemi, le loro necessità. La vera campagna elettorale comincerà il giorno dopo la nostra elezione: con i fatti, non con le parole”. “Il nostro programma – ha detto infine Schittulli – porta un titolo: la cura. Si racchiude in 5 temi strategici: sviluppo, ambiente, sociale, agricoltura, sanità. In dieci anni la nostra regione è stata portata sul letto operatorio e adesso ha bisogno di cure. Lo faremo a tappe e già da ora posso dire che se non rispetteremo le scadenze mi dimetterò. Firmerò in anticipo le dimmissioni e le consegnerò a un notaio, che avrà il dovere istituzionale di tirarle fuori nel momento in cui non avremo rispettato tempi e patti. E’ un chiaro segnale per una politica diversa. Bisogna parlare chiaro. La gente è stufa di questa politica ‘scordaiola’ e bugiarda”.

Gianluca Fumarola

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