Cultura e Spettacolo

Stasera falò della Quarantena

Stasera, Sabato Santo, doppio falò della Quarantena nel centro storico di Martina Franca; il primo alle ore 18.00 presso il Villaggio IN, in Largo Magli, e il secondo alle ore 20.00 presso il Bar Tripoli, in Piazzetta Garibaldi. Dopo oltre quaranta giorni il fantoccio della Quarantena, o Quarantana, se si preferisce il termine in italiano, sospeso in alto come simbolo di ammonimento di ciò che che bisognava fare o non fare durante il periodo che intercorre dal Mercoledì delle Ceneri al Sabato Santo, verrà arsa per simboleggiare il passaggio dall’astinenza alla rinascita, all’abbondanza alla nuova vita. Il fantoccio fatto in maniera dozzinale, caratterizzato dal  grembiule e dallo scialle di ispirazione contadinesca, ha un’espressione corrucciata, accentuata ancora più dalle rughe, un ghigno beffardo pronta ad ammonire chi trasgrediva le regole di astinenza durante il periodo di Quaresima. Queste regole dettavano i costumi del vivere cristianamente durante il periodo di Quaresima, e sono simbolicamente raffigurate dagli oggetti  sospesi affianco al pupazzo; ad esempio il salame e la grattuggia ricordavano che era proibito mangiare carne e formaggio. La fascina sotto il braccio e il fuso tenuto con una mano erano i simboli per incentivare la dedizione all’umile lavoro quotidiano dei campi e alle arti donnesche. Le forbici per ammonire i bambini che in caso di peccati di gola la Quarantena avrebbe tagliato loro la lingua, e poi il pane e il vino per ricordare la sobrietà dei pasti e preannunciare l’istituzione dell’eucarestia  e quindi il martirio di Cristo. Infine l’arancia per indicare la caducità della vita e le 7 frise simbolo del trascorrere delle sette settimane di Quaresima. Il falò catartico della Quarantena stasera segnerà l’inizio di un novo passaggio, di una nuova Pasqua, di una nuova rinascita.

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