Le ragioni della Polisportiva Sammichele promossa in A2
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“Quella tra Crotone e Sammichele è stata una partita vera e sono state dette e scritte diverse inesattezze che ledono l’immagine della nostra gloriosa società sportiva”. E’ ferma e decisa la presa di posizione della Polisportiva Sammichele. Di seguito la nota stampa diramata dalla società calcistica.
“L’orario d’inizio del secondo tempo è stato alle 16:57, inoltre la terna arbitrale non ha segnalato nel referto consegnato alle società a fine gara nessuna “fantomatica rissa” avvenuta negli spogliatoi che avrebbe dovuto ritardare l’inizio della ripresa; premesso che il servizio di diretta streaming non è un servizio obbligatorio ma soltanto un servizio organizzato dal nostro ufficio stampa per consentire ai tifosi non presenti in trasferta di seguire la partita, è noto che anche in altre occasioni ci sono stati problemi considerato che viene utilizzata una connessione da cellulare mobile, soggetta alla copertura di rete delle zone in cui si trovano gli impianti di gioco; considerate le difficoltà, ci siamo comunque adoperati al meglio per erogare il servizio di diretta streaming, al contrario di altre società che nell’ultimo periodo avevano cessato di trasmettere i loro incontri; come si evince da referto arbitrale, al minuto 15’ del secondo tempo il punteggio era sul parziale di 3-18 e non come riportato erroneamente da alcuni organi di stampa di 3-8. Questo punteggio sarebbe risultato già sufficiente ai fini della vittoria del campionato, ma non essendo a conoscenza del risultato finale della gara Fata Morgana-Cisternino, la squadra ha continuato a dare il massimo, al fine di realizzare il maggior numero di reti possibili; come si evince da referto arbitrale, le uniche espulsioni ai danni del Kroton sono avvenute ai minuti 14’27” e 15’11” e non negli ultimi minuti di gara come ancora erroneamente riportato dall’articolo di “Calabria Futsal”. Di conseguenza nessuna “caccia all’uomo” ha avuto luogo; ci sembra di dubbio gusto la citazione riguardo la gara Ares Mola-Futsal Melito, in quanto la squadra di casa ha soltanto onorato il campionato su un campo dove soltanto Cisternino e Sammichele erano riusciti a vincere. Sembra paradossale constatare che, per i sedicenti commentatori, il Mola avrebbe dovuto perdere la gara in questione per garantire la correttezza del campionato stesso”.
Fin qui la nota del Sammichele, che alza la voce e stabilisce le sue ragioni. E’ ovvio che alla fine, con molta probabilità non succederà nulla, perché conta quanto scritto nel referto arbitrale. Ognuno, come è giusto che sia, snocciola le proprie ragioni. Peccato non aver avuto a disposizione il filmato o un tabellino ufficiale diramato dalle società, che avrebbe spento ogni possibilità di sospetto. Perché da 3-8 a 3-18, a 5 minuti dalla fine, con una partita che finisce 3-25, c’è una bella differenza. Noi abbiamo creduto alle informazioni dirette avute da un collega calabrese, e adesso crediamo nella posizione del Sammichele. Non c’era nessuna volontà di danneggiare l’immagine di chicchessia, ma solo quella di avanzare un “ragionevole dubbio”, per dirla alla Gianrico Carofiglio, su una valanga di gol fatti nei minuti di recupero. Ci rimane l’immagine dell’allenatore in lacrime del Cisternino e siamo certi, che, a parti inverse le lacrime sarebbero state le stesse. Così come i sospetti su una possibile combine.