Politica

Manca il gasolio o mancano i soldi?

Muschio Schiavone e Pulito, nelle loro vesti di consiglieri provinciali rispondono a Stefano Coletta. La querelle è sulla responsabilità dell’erogazione del gasolio per gli impianti di riscaldamento degli edifici scolastici del Pergolo e sullo stato di degrado di alcune strade provinciali. Nei giorni scorsi il plesso del liceo scientifico è rimasto all’addiaccio e l’assessore comunale Coletta non ha esitato a puntare il dito contro i consiglieri provinciali martinesi. “Si tratta di un attacco da pura campagna elettorale, inopportuno e ingiustificato – scrivono in una nota congiunta Michele Muschio Schiavone e Pino Pulito – intanto ci chiediamo il perché Coletta non chiami alle ‘proprie responsabilità’ i consiglieri delegati alla viabilità e alla manutenzione degli edifici scolastici che, guarda caso, sono della sua stessa area politica e con i quali, è doveroso sottolinearlo, stiamo invece svolgendo un lavoro in piena sinergia e in totale accordo, mettendo in pratica la linea d’azione politico-amministrativa all’insegna delle larghe intese nell’esclusivo interesse del territorio”.

Proprio per le scuole superiori – concludono i due consiglieri – dal dicembre scorso ci siamo attivati celermente per garantire le necessarie forniture di gasolio. In materia di edilizia scolastica, abbiamo rivolto concretamente le nostre attenzioni alla manutenzione alla riqualificazione degli istituti scolastici superiori, avviando per alcuni di questi, gli iter per progetti importanti e dai finanziamenti alquanto cospicui, per oltre due milioni di euro. Inoltre, per quel che riguarda nello specifico le strade provinciali, abbiamo avviato gli iter dei lavori di ripristino della pubblica illuminazione in molte aree attraversate dalle principali strade provinciali, anche di collegamento con il territorio martinese. Il Presidente Tamburrano, nel corso di una conferenza stampa svoltasi proprio nella giornata di ieri, ha chiaramente affermato che con gli ultimi tagli decisi dal governo Renzi sarà praticamente impossibile, per gli Enti provinciali, soprattutto in considerazione delle già palesi difficoltà finanziarie interne, garantire i servizi essenziali. Ma questi sono aspetti che, evidentemente, in campagna elettorale si fa presto ad ignorare”.

E su questo bisognerà riflettere. Al di là del valzer, più o meno strumentale delle colpe e delle responsabilità c’è un problema oggettivo riguardante i fondi. L’eliminazione (?) o il ridimensionamento (?) delle Province deve tener conto anche delle deleghe sulle opere infrastrutturali dell’ente. Un vero paradosso se si pensa che gli sperperi andrebbero rintracciati altrove: a proposito rimandiamo alla lettura di un articolo da noi pubblicato ( http://www.lettera22news.it/economia/paga-pappagone-codacons-denuncia-finanziamo-con-10-miliardi-500-enti-inutili-lappello-a-renzi/ ). Senza dimenticare i super manager nominati dalla politica stessa. Se non ci sono i soldi per riscaldare una scuola stiamo messi davvero male.

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