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La questione stadio come Spada di Damocle sul calcio a Martina

La questione stadio sembra essere il punto focale sul quale poi, in base alle risultanze, delineare anche i possibili sviluppi societari dell’As Martina Franca 1947 e perché no anche il futuro del calcio a Martina. Le dimissioni sembrate irremovibili del presidente onorario Donato A. Muschio Schiavone, recepite con grande preoccupazione dalla piazza, rappresentano un campanello di allarme che non va sottovalutato. Le forze chiamate in gioco per la questione “Tursi” sono almeno quattro: la società Martina calcio, il Comune, il Commissariato di Polizia per quanto concerne la Sicurezza e, sia pur indirettamente, la Federazione che stabilisce disposizioni stringenti al quale attenersi parlando soprattutto di Lega Pro. L’ultima convenzione tra Comune e Martina calcio ha affidato per l’intera stagione sportiva appena conclusa la gestione ordinaria al Martina calcio e quella straordinaria al Comune. La sicurezza, nel mezzo, impone una certa rigidità nel rispetto delle disposizioni vigenti e oggettivamente il “Tursi” è un impianto sportivo poco consono per ottemperare a tutte le esigenze richieste. Da qui la necessità di spostare l’attenzione su altri progetti sportivi e sulla creazione di altre infrastrutture che però necessitano di tempi lunghi per divenire realtà, siamo ancora nel campo delle ipotesi (vedi Cupa o Pergolo). Un problema ulteriore, dunque, sintomo di tutte le inadempienze del passato. Nell’immediato, invece, c’è un’altra stagione nel professionismo alle porte e gli orientamenti percepiti sono questi: Il Martina vorrebbe che la gestione, sia quella ordinaria che straordinaria, fosse a carico del Comune. Dall’altro lato, il Comune vorrebbe affidare l’intera gestione ordinaria e straordinaria al Martina. Entrambe le parti in causa, a sensazione, vorrebbero disfarsi delle responsabilità concernenti l’impianto Tursi divenuto vetusto ed improduttivo per pensare a nuovi investimenti. La Sicurezza, inoltre, non fa sconti e si entra, gioco forza, in un tunnel senza uscita, poiché al momento non ci sono altre alternative in termini di infrastrutture. Il quadro è davvero complesso. L’Amministrazione comunale ha recepito il messaggio del Martina e mostrato disponibilità a fissare un incontro al fine di trovare una soluzione condivisa che, però, a giudicare dalle attuali posizioni pare ben lontana dal concretizzarsi. Speriamo di sbagliarci, perché la sola idea di perdere il calcio, fa star male.

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