Cultura e Spettacolo

La Chiesa del Monte Purgatorio rigenerata dopo il degrado

Prosegue senza sosta l’opera di recupero, riqualificazione e ristrutturazione della Chiesa del Monte Purgatorio di Martina Franca. Persino una petizione popolare aveva dato il là alla ferrea volontà di ridare smalto ad uno dei gioielli e patrimoni storici più importanti della città. Il coinvolgimento collettivo non si è fatto attendere con la Congregazione del Santissimo Sacramento e Monte Purgatorio, proprietaria dell’antico manufatto, che si è attivata per reperire le risorse economiche indispensabili per gli interventi di recupero e disponibili attraverso l’accensione di un mutuo, da parte della Congrega. La prima esigenza era quella di garantire la staticità del fabbricato, il cui tetto in pietra a “cummersa” risultava particolarmente danneggiato. Dal mese di gennaio sono iniziati degli interventi volti a rimettere in piedi una struttura che stava cadendo a pezzi travolta dal degrado ed i risultati illustrati nel corso di una conferenza stampa sono di notevole fattura. Antica sede della Confraternita dei preti, la Chiesa del Monte Purgatorio è patrimonio di grande pregio. La sua storia è particolare: i canonici martinesi si riunivano in una cappella dell’antica chiesa di San Martino (quella precedente al rifacimento barocco) ma erano spesso disturbati da schiamazzi e dal viavai di fedeli e cittadini. Decisero dunque di acquistare un immobile nello spiazzo lì accanto, affianco a quello che allora era il cimitero (oggi è l’area pedonale attorno alla chiesa di San Martino) e lì edificarono questa chiesa, intitolata alle anime del Monte Purgatorio, così come attesta un’edicola lunettata posta sullo stipite del portale d’ingresso, che mostra con una tempera ormai sbiadita le anime del Purgatorio.
Chi passa all’esterno spesso non si accorge di essere accanto a una chiesa, ma l’interno è un piccolo gioiello di arte locale. Don Martino Mastrovito si è particolarmente impegnato per il restauro con una serie di iniziative ficcanti. Le raffinate tecniche di recupero utilizzate sono state eseguite salvando il salvabile e ricostruendo artigianalmente laddove non si poteva fare altrimenti, rispettando, però, sempre, la struttura originale. A breve il restauro dovrebbe diventare definitivo.

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