E’ il primo dell’intera provincia di Taranto, è nei primi cinque di tutta la Puglia, il Penta è sempre il Penta, il solito Penta. Non lo dico io, lo dicono i numeri impressionanti, quelle 12.817 preferenze dei cittadini della provincia di Taranto. Lo immaginavano in difficoltà, più di qualcuno avevano messo in discussione la sua riuscita in questa terza legislatura regionale. Al di là della regola rispettata del non c’è due senza tre, persino lo stesso Michele Emiliano aveva cercato prima di questa tornata elettorale di sminuire implicitamente il suo lavoro rivendicando l’assessorato alla Sanità da lui ricoperto. Ma il Penta, rimane il Penta, il solito Penta. Non conosce ostacoli, dribbla i paletti con la naturalezza di un campione, risponde alle domande scomode con la tranquillità di un veterano, non si scompone, testa bassa e va avanti, lavorando con e tra la gente. Dando risposte, qualunque esse siano. Non accusa i colpi, anzi li trasforma a suo favore, si esalta nella competizione. In pubblico, nell’arte oratoria non ha eguali. Deciso, determinato e pieno di carisma, acquista consensi senza sforzarsi più di tanto. Non ha addetti stampa, non agisce sui Social, non investe più di tanto nelle campagne elettorali, non organizza feste, brilla di luce propria e ci mette la faccia sempre. Un fenomeno della politica, al di là di ogni appartenenza e ideologia.
