Un sostegno ad oltranza, di quelli interminabili, in quelle partite dove non puoi far altro che dare il massimo ed anche qualcosa di più per avere la meglio soprattutto quando la partita che si sta giocando è la più importante: quella per la vita. La lotta che Alessandro sta combattendo da leader, capitano e diciamolo pure da talentuoso numero 10, è di quelle memorabili e sta trascinando tutti noi che siamo migliaia di persone unite da un unico grande desiderio: poterlo riabbracciare dopo quel terribile incidente di cui è rimasto vittima all’Ilva di Taranto nella serata di lunedì 8 giugno. Da quel momento nessuno ha accettato quell’epilogo tragico e ha deciso di combattere insieme a lui ed alla sua famiglia per centrare questa impresa. Per tutti sono giorni difficili, l’andirivieni dal Policlinico di Bari è davvero notevole, ma è sinonimo di forza e coraggio, quella di cui Alessandro ha bisogno per continuare a sperare. E noi con lui. Le condizioni sono critiche, regna pessimismo, ma il piccolo miglioramento registrato ci aiuta a sperare con ancor più energia e vigore. Oggi è atteso a Bari un primario di Genova specializzato in ustioni. Intanto, sono già passate quattro notti e Alessandro le ha superate con quel suo dribbling stretto da grande fuoriclasse. E non si molla niente.
