Focus

Art Bonus: come salvare l’arte e la cultura

L’Amministrazione Comunale di Martina Franca ha deciso si spingere sempre più il binomio pubblico-privato per il recupero del patrimonio culturale della città attraverso l’Art Bonus. L’Art Bonus è uno strumento strategico usato oramai da un pò di tempo da parte delle Ammnistrazioni Comunali a favore della conservazione e dello sviluppo della cultura favorendo la partecipazione dei privati in questo processo di valorizzazione. L’Art Bonus funziona in maniera semplice, in quanto tutti i privati (imprese e professionisti), che intendono effettuare donazioni per progetti di tutela del patrimonio culturale, potranno beneficiare di un credito di imposta pari al 65% per gli anni 2014 e 2015 e pari al 50% per il 2016 (da recuperare in 3 anni). In particolare il credito d’imposta del 65% è riconosciuto per le donazioni a favore di interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici; musei, siti archeologici, biblioteche e archivi pubblici; spese di investimento per Teatri pubblici e Fondazioni lirico sinfoniche. I beneficiari del credito d’imposta sono le persone fisiche e gli enti non commerciali nei limiti del 15 per cento del reddito imponibile; i soggetti titolari di reddito d’impresa nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui. La logica del credito d’imposta, è stato oggetto dell’ordine del giorno della VI Commissione consiliare di Martina Franca nella seduta del 17 febbraio 2015, la quale ha espresso la volontà già confermata in sede di Consiglio comunale di dare informazioni sullo stesso e di demandare gli Uffici competenti per la massima diffusione. Si tratta sicuramente di una formula vantaggiosa al fine delle detrazioni fiscali, per chi vuole fare donazioni a tutela del patrimonio artistico, ma rappresenta soprattutto un motore straordinario per valorizzare e promuovere la cultura e il patrimonio storico artistico italiano in questo momento di affanno. Oltrettutto in un territorio in ascesa turistica, come la Valle d’Itria, l’Art Bonus può diventare una leva di crescita notevole per l’economia turistica e per il turismo culturale, in alternativa al turismo balneare o in binomio con questo ultimo. Ulteriori informazioni visalizza il Decreto – Legge convertito con modificazioni dalla L. 29 luglio 2014 n. 106 www.normativa.it.

A.M.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio