Attaccati alla nostra terra: le testimonianze in una mostra
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Il GAL Valle d’Itria e l’Associazione Ecomuseale di Valle d’Itria, in collaborazione con il Cea di Cisternino, organizzano la mostra “Dalle ruote… alle ali di un sogno”, dedicata alla storia dell’emigrazione in Valle d’Itria. All’interno della mostra verrà esposto il materiale raccolto durante il Laboratorio dell’Emigrazione della Valle d’Itria (LABE), attività prevista dal progetto di cooperazione Pugliesi nel Mondo (misura 421 PSR Puglia 2007/2013). Sarà possibile visitare la mostra allestita presso il Corridoio d’Avalos del Palazzo Ducale di Martina Franca dal 15 al 30 giugno 2015, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00. L’iniziativa sarà inaugurata il 15 giugno 2015 alle ore 18:00 presso la Sala Consiliare del Palazzo Ducale di Martina Franca, alla presenza del presidente del GAL Valle d’Itria e sindaco di Martina Franca, Francesco Ancona, del direttore del GAL Antonio Cardone, di Alberto Casoria, presidente del GAL Meridaunia, capofila del progetto Pugliesi nel Mondo, di Giovanna Genchi, Dirigente del Servizio Internazionalizzazione della Regione Puglia, Ufficio Pugliesi nel mondo, dell’assessore alla Cultura del Comune di Martina Franca, Antonio Scialpi, del presidente dell’Associazione Ecomuseale di Valle d’Itria, Paola F. Cito. La mostra “Dalle ruote… alle ali di un sogno” si propone di raccontare, secondo un viaggio immaginario che parte dalla Valle d’Itria e arriva lontano, la storia della nostra emigrazione ricostruita in base alle testimonianze dirette e indirette dei suoi protagonisti. Infatti, grazie al materiale raccolto nel corso del Laboratorio dell’Emigrazione della Valle d’Itria realizzato a Martina Franca, Cisternino e Locorotondo, ai contributi delle scuole secondarie di primo grado, al passaparola e ad alla comunicazione sui social media, all’attivazione di un blog (http://itriacontaminationcook.altervista.org ) e alla risposta della cittadinanza tutta, è stato possibile recuperare documenti, fotografie, cartoline, interviste, racconti che ci parlano di come in molti abbiano dovuto lasciare il nostro territorio per cercare fortuna altrove. Un focus particolare è stato riservato all’alimentazione intesa come stile di vita, ossia a quelle abitudini alimentari così radicate da persistere anche lontano dal paese d’origine e, allo stesso tempo, alle inevitabili contaminazioni tra la tradizione enogastronomica dei padri e quella del nuovo paese di residenza. All’interno della mostra ci saranno, così, le ricette, sia tipiche che rivisitate in base ai prodotti che era possibile reperire nel paese in cui ci si era trasferiti. E soprattutto, ci saranno le storie, storie che parlano sia della gioia della scoperta che del dolore e della fatica di anni vissuti a lavorare lontano dalla terra natia, ma che in comune hanno l’amore persistente per il proprio territorio, a cui quasi tutti gli emigrati, a distanza di anni, hanno fatto ritorno.