Bonus bebè: come fare per ottenere 80 euro mensili
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Il 10 aprile 2015 è stato approvato il DPCM che regolamenta l’operatività relativa al cosiddetto “bonus bebè” introdotto dalla Legge di Stabilità 2015 come riporta la fonte Quifinanza.
IL BONUS
La nuova disciplina prevede che per ogni figlio nato o adottato tra il 1 gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017 lo Stato riconosca un contributo di importo pari a 960 euro all’anno, erogato in rate mensili da 80 euro a partire dal mese di nascita o di adozione del bambino.
CHI PUO’ BENEFICIARNE
La richiesta del bonus bebè potrà essere presentata dai genitori italiani e da quelli con cittadinanza europea o extracomunitaria. In questi due ultimi casi sarà però necessaria la residenza in Italia e, ove previsto, il possesso del permesso di soggiorno. Il riconoscimento del bonus bebè sarà valido solo per i genitori che possano dimostrare un ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente) in corso di validità non superiore a 25.000 euro annui. Qualora poi l’ISEE non dovesse superare i 7.000 euro annui, ecco che l’importo viene raddoppiato arrivando a 160 euro al mese (1.920 euro annui).
QUANTO DURA
L’assegno sarà erogato sino al terzo compleanno o, in caso di adozione, fino al terzo anno in cui il bambino è entrato a far parte della famiglia. Attenzione però: sarà obbligatorio il mantenimento dei requisiti ISEE a suo tempo dichiarati nella domanda di riconoscimento del bonus.
LA DOMANDA ALL’INPS
La somma non viene erogata, eventualmente, dai sostituti d?imposta ma è posta a carico direttamente dell’INPS. Quindi per ottenere il bonus bebè si dovrà compilare una domanda sul sito dell’INPS richiedendo preventivamente il Pin dispositivo (se non già posseduto). Ci si potrà anche rivolgere ad un Caf, ad un patronato o ad un intermediario abilitato che provvederà a predisporre il modello di domanda e a trasmetterlo direttamente all’Istituto. Per essere sicuri di ottenere il bonus bebè sin dal primo mese, la domanda dovrà essere presentata entro 90 giorni dalla nascita o l’entrata in famiglia del bambino e, dopo averla ricevuta, l’INPS provvederà a verificare il possesso dei requisiti. Qualora l’istanza venga presentata dopo 90 giorni dalla nascita, il bonus bebè decorrerà solo a partire da tale data. La domanda andrà presentata una sola volta e sarà valevole per tutto il triennio, in quanto sarà necessario rinnovare solo la dichiarazione ISEE.
LA REVOCA
Nel caso in cui, in capo ai genitori, venissero meno i requisiti necessari all’attribuzione del bonus bebè (es: superamento dell’indice ISEE), l’INPS sospenderà l’erogazione dell’assegno.
Il bonus bebè, inoltre, verrà revocato nei casi di: decesso del figlio; revoca dell’adozione; decadenza dall’esercizio della responsabilità genitoriale; affidamento del figlio a terzi; affidamento esclusivo del figlio al genitore che non ha presentato la domanda. Sarà cura dei genitori comunicare immediatamente all’INPS le cause di decadenza, pena la restituzione delle somme indebitamente corrisposte e percepite.
I LIMITI
Ricordiamo che le somme destinate al finanziamento del bonus bebè sono ad esaurimento. Quindi, qualora l’INPS dovesse riscontrare richieste ed erogazioni di somme maggiori di quanto stanziato, le domande non verranno più accettate fino a quando non verrà rideterminato l’importo annuo dell’assegno e i valori ISEE per l’accesso al beneficio.
RIEPILOGO
Un limite ISEE annuo fino a 7.000 euro comporta un bonus bebè menisile di 160 euro (1.920 annuali).
Un limite ISEE da 7.001 euro a 25.000 euro comporta un bonus bebè menisile di 80 euro mensili (960 euro annuali).
Un limite ISEE oltre i 25.000 euro non prevede alcun bonus bebè.