Cronaca

Buon viaggio Andrea!

Un intero giorno a cercare notizie sul suo conto per sapere chi fosse, chi era Andrea Franchini, scomparso troppo giovane, troppo in fretta oggi, su quella maledetta 172 al chilometro 59.800 nel curvone della morte dell’Orimini che da Martina spalanca la strada in direzione Taranto. Tante notizie circolate, la maggior parte frammentarie, fuorvianti, tutti sanno dei suoi connotati, ma poco o niente della sua vita. Diverse incognite, dunque, e poche certezze, le più brutali definite dalla tragica dinamica dell’incidente favorito dalla pioggia e dalla pendenza in quel tratto, la sua vettura accartocciata ed Andrea deceduto sul colpo, esamine all’interno. Niente più da fare se non la formalità di ufficializzarne il decesso. Per il resto, nessuna notizia credibile o fin troppo veritiera sul suo conto. Non sappiamo ancora che lavoro facesse. Neanche chi vive nella sua stessa contrada, quella di San Paolo, ha saputo fornirci ragguagli o elementi utili a capirne di più. Nel dolore comprensibile che condividiamo, quello che siamo riusciti a scoprire è che Andrea, originario di Livorno, era una persona riservata e con poche amicizie in città forse perché viaggiava molto, forse perché Martina non era una sua tappa fissa pur vivendoci a quanto pare. Eh si perché Andrea dava più l’idea di essere un cittadino del mondo a tutto tondo. Solo 31 amicizie su Facebook ed una relazione conclamata con una ragazza indonesiana che chissà se sappia già dell’accaduto. Di sicuro, il ragazzo nato a Livorno e trapiantato a Martina padroneggiava molto bene l’inglese a giudicare dalla sua cultura. Buon viaggio Andrea, una delle tante vittime di quella maledetta 172.

San Cor

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