Cronaca

Ciao Alessandro!

Questo è uno di quei momenti in cui essere giornalisti e dover raccontare una tragedia, aggiungeremmo annunciata, è uno strazio, un supplizio perché ci si trova a riportare una notizia che non avremmo mai voluto dare. E’ morto un nostro amico, una persona che conoscevamo e a cui abbiamo voluto bene, è morto Alessandro Morricella. E’ finita la sua agonia durata quattro giorni in ospedale. Ha lottato sino all’ultimo Alessandro, ma non ce l’ha fatta a venir fuori da quel terribile incidente patito lunedì 8 giugno all’Ilva di Taranto. Si è spento nel pomeriggio di oggi poco prima delle 16 al Policlinico di Bari dove era ricoverato in coma farmacologico in gravissime condizioni. Troppo devastanti le ustioni di terzo grado subìte, troppo il 90% di ustioni riportate su tutto il corpo considerando che solo le dita delle mani e quelle dei piedi erano state risparmiate dalla furia della ghisa incandescente laddove neanche una tuta ignifuga ed un casco erano bastati per arginare e attutire l’impeto del fuoco. Troppe le conseguenze persino per lui, sempre l’ultimo ad arrendersi sul campo grazie ad una indomabile forza. Alessandro lascia un vuoto incolmabile in tutti noi. Lascia la moglie Natalia sempre al suo fianco, lascia le sue gioie, le figliolette Sofia e Greta,  lascia un mondo di amici in lacrime dopo che ne hanno condiviso il percorso. E lascia anche tanta rabbia perché non si può morire a lavoro per guadagnare 1000 euro di stipendio. Un’Ilva che si trasforma ancora una volta in una fabbrica del dolore. Ci piace ricordare la sua persona, la sua semplicità, la sua indole scherzosa, le sue immense qualità in campo e fuori. Quelle di chi lo ha visto protagonista sin dai tempi quando era una promessa calcistica e giocava nell’Audacia. Quel pallone che lo ha annoverato tra i numeri uno dello sport martinese, quel pallone fino ad oggi sempre incollato al piede, mentre a noi non resta che incollarci ai tanti ricordi che custodiamo di lui, e ai suoi tanti sorrisi, quelli di sempre, che continuerà ad elargire da lassù. Sempre per tutti noi. Ciao Alessandro!

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