Festival, spazio al concerto sinfonico
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Sarà il giovanissimo Min Chung, figlio del grande Myung-Whun, a dirigere il concerto sinfonico di questa sera, a Palazzo Ducale, inizio ore 21. Il programma popolare di ispirazione classico-romantica vedrà la partecipazione di un altro figlio d’arte, il violinista Pavel Barman e l’esecuzione di brani quali Le creature di Prometeo, Op. 43 di Ludwig van Beethoven, il Concerto per violino e orchestra in mi min, Op. 64 di Felix Mendelssohn-Bartholdy ed ancora di Ludwig van Beethoven Sinfonia n. 6 in fa magg, Op. 68 “Pastorale”. Le creature di Prometeo rappresentano la lotta dell’uomo per la conquista della ragione in cui appare un’idea melodica in seguito utilizzata per una serie di Variazioni pianistiche (op. 35) e per il Finale dell’Eroica. Beethoven, oramai sordo, trova la pace dello spirito solo tra i campi nei quali si rifugia ogni volta che evade da Vienna, città ormai diventata metropolitana. Qui nascono molte delle sue composizioni tra cui la Sesta. Per questa composizione Beethoven si fa ispirare dal Tongemälde der Natur (Quadro sonoro della natura), un brano di quindici strumenti scritto nel 1784 da Justin Heinrich Knecht. Un concerto genuinamente violinistico, come orgogliosamente tedesca risulta la musica di Mendelssohn l’altro brano in programma, in cui sono condensati quell’evasione, quel garbo e quello slancio melodico che sembrano nascere esattamente con la stessa straordinaria spontaneità capace di raggiungere altezze vertiginose in questo Concerto per violino e orchestra, per il fluire magico dello strumento solista tra scintillanti guizzi di virtuosismo e dolcezze espressive. Mendelssohn finì di comporlo il 16 settembre del 1844. La prima si ebbe il 13 marzo 1845, a Lipsia, dove lo stesso Mendelssohn aveva voluto nell’orchestra del Gewandhaus il violinista Ferdinand David, interprete della «prima» e già oggetto d’attenzione da parte di Paganini.