Cultura e SpettacoloEventi

Picasso e le sale negate

La partenza è buona per la mostra diffusa di Pablo Picasso. Grazie ai ponti dei giorni scorsi e alle belle giornate di sole non sono mancati i turisti in valle d’Itria, attirati anche dalle opere di Picasso che saranno in esposizione a Palazzo Ducale fino al prossimo novembre. Va detto, però, che qualcosa non ha funzionato dal punto di vista organizzativo. Sono tanti, infatti, i gruppi che hanno deciso di non visitare più la mostra quando hanno scoperto che non era possibile scindere il costo del biglietto. Il ticket di ingresso, infatti, è di 12 euro ed è valido per tre ingressi nelle tre città interessate: Martina, Ostuni e Mesagne. Non è possibile pagare per l’ingresso a un’unica location e per questo motivo tanti gruppi organizzati, che non avevano programmato la visita a Ostuni e sopratutto a Mesagne, hanno preferito non visitare neanche l’esposizione martinese. Si parla di gruppi di oltre 50 persone, che hanno percorso le scale di palazzo ducale al contrario nel giro di pochi minuti. Un dato, questo, sul quale si auspica che gli organizzatori possano riflettere, magari rivedendo i costi dei ticket di ingresso, non solo per motivi di carattere economico, ma sopratutto perché insieme alla mostra di Picasso i turisti visitano anche le sale nobili di palazzo ducale.

Mostra nelle sale nobili, scelta giusta?

Fa discutere anche la scelta di sistemare la mostra nelle sale nobili del palazzo ducale. Non appare giusto, infatti, che i turisti non possano visitare le sale nobili se non pagando il biglietto della mostra. Di fatto, le sale, visitabili da sempre gratuitamente e che rappresentano un bene della città, nel periodo clou del turismo estivo, smettono di essere una delle principali risorse promozionali della città per la totalità dei visitatori. E qui il pensiero va proprio a quei gruppi che hanno fatto marcia indietro. Una contraddizione, questa, considerando che l’idea di far pagare un ticket per le visite a palazzo ducale non ha avuto mai seguito, quando invece anche un pagamento di un biglietto simbolico di 1 o 2 euro sarebbe stato utile per finanziare le attività dell’assessorato al turismo, migliorando magari i servizi per il settore. D’altronde, una mostra così importante come quella di Picasso non ha certo bisogno del “traino” delle sale nobili. Sarebbe bastato sistemare l’evento nell’ala d’Avalos o altrove, per garantire ai turisti una doppia visita: la mostra a pagamento, le sale nobili gratuitamente.

 

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio