Il FESTIVAL continua tra “Sorbetto” “Concerto” e “Masserie”
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Proseguono senza sosta gli spettacoli del Festival della Valle d’Itria, facendo registrare un successo dopo l’altro e confermando al direttore artistico e a tutta la macchina organizzativa di aver effettuato ottime scelte.
“Novecento e oltre” ha proposto un meraviglioso concerto per pianoforte che, ha visto danzare sulla tastiera le quattro mani delle bravissime sorelle Anastasia e Liubov Gromoglasova. Esibirsi insieme implica sicuramente “confidenza, complicità, vicinanza, respirare all’unisono con chi sta appiccicato”, Schubert e Poulenc hanno preso vita nel Chiostro di San Domenico, le loro note hanno raggiunto gli spettatori presenti, consentendo loro di sognare, emozionarsi e volare con la mente in luoghi sereni.
Duplice in me il desiderio di chiudere gli occhi e lasciarmi trasportare dalla musica e nello stesso tempo il voler guardare attentamente le mani che con estrema disinvoltura, grande professionalità, indiscussa bravura accarezzavano, ma quando necessario, percuotevano gli ottantotto tasti.
A un giorno di distanza il duo Mert Sungu, tenore ed Eugenio Della Chiara, chitarra. Ancora una volta Franz Schubert seguito, questa volta, da Benjamin Britten, in un “passaggio tutt’altro che brusco”. Il pubblico ha apprezzato la bravura di entrambi e l’originalità della proposta musicale.
La possibilità di accedere gratuitamente “All’ora sesta” e a “I concerti del sorbetto”, avvicina sicuramente tanti alla musica, appassionati e non, intensificando le proposte di educazione musicale, che accompagnano tutte le edizioni del Festival.
Mi piace segnalare l’iniziativa delle Opere in Masseria che permettono di conoscere sempre più il nostro territorio e consentono ai paesi limitrofi di godere dei tesori del Festival.
Quest’anno cinque le date e cinque le masserie coinvolte che accoglieranno “L’ammalato immaginario” di Leonardo Vinci e “La vedova ingegnosa” di Giuseppe Sellitti.
Bellissima la scenografia, bravissimi gli interpreti sia nella performance musicale che nella recitazione: Livia Bini e Bruno Taddia hanno vestito mirabilmente il duplice ruolo di cantanti e attori. Un plauso ai due bravissimi figuranti Sebastiano Geronimo e Francesco Argese. Le note affidate all’esecuzione dei maestri della Cappella Musicale Santa Teresa Dei Maschi. Il pubblico partecipa, sorride, applaude, circondato dalla natura e dalla storia di: Masseria del Duca, Masseria Belvedere, Masseria Palesi, Masseria Casina Vitale e Masseria San Michele.
Un’attenzione particolare il Festival della Valle d’Itria ha sempre avuto per i più piccoli, anche quest’anno…ma di questo parleremo prossimamente.