Politica

Il mio sogno per una Martina green e sostenibile

Abbiamo il dovere di consegnare ai nostri figli una città migliore”. Gianfranco Castellana scende in campo a sostegno di Gianfranco Palmisano. Sarà candidato al Consiglio comunale nella civica “Gianfranco Palmisano Sindaco” con l’auspicio di far parte di una squadra desiderosa di migliorare Martina Franca. Vorrà farlo forte delle sue competenze professionali, ma soprattutto di vita. 47 anni, laureato in economia aziendale, si è perfezionato con una Master alla Bocconi in “Real Estate”, ottenendo anche l’abilitazione come dottore Commercialista e Revisore Contabile. Ha maturato un’ampia esperienza come manager d’impresa nel settore retail e immobiliare. Sposato con Simona, ha 2 figli, Alessio di 13 anni e Luca di 12. “Se mi metto di nuovo in gioco – ci ha raccontato in testa alla nostra chiacchierata – è perché penso proprio a loro, ai miei figli. Mi piace immaginare una città diversa da consegnare ai giovani. Migliore. E mi piacerebbe farlo da protagonista, senza delegare nessuno. Parlare di future generazioni non è un luogo comune. Se penso alla Martina del futuro vedo i volti di Alessio, di Luca e dei loro amici. Abbiamo il dovere di lavorare per una città funzionale. Inoltre, ci tengo ad aggiungere che la mia candidatura nasce anche dallo stimolo arrivatomi da un gruppo di amici con i quali condivido la stessa passione politica e visione della città”.
foto 1 castellanaFissiamo una priorità che sia sinonimo di “funzionale”…
Lavorare per una città green e sostenibile. Ci credo davvero tanto e penso che lo sviluppo non possa prescindere da ciò. Le cose vanno meglio quando si migliora la qualità della vita delle persone. Una strada per farlo è creare un ambiente a misura d’uomo, piena di verde, di spazi attrezzati, di piste ciclabili. Occorre incentivare la mobilità elettrica, puntare sulle energie rinnovabili. Non dico niente di nuovo, ma non basta pensarlo e mettere tutto ciò nella lista dei buoni propositi. Occorre farlo. E si può fare a Martina come sta avvenendo altrove”.
Può bastare tutto ciò per tenere i nostri ragazzi ancorati qui, considerando anche la crisi occupazionale che non sta risparmiando settori cruciali della nostra economia?
Nessuno ha la bacchetta magica e non possiamo certo noi far fronte alla crisi occupazionale. Servono azioni importanti che devono arrivare dai livelli più alti, dallo Stato, dall’Europa. È quello che ci auguriamo, ma nel nostro piccolo possiamo lavorare per rendere funzionale e bello il nostro territorio. La bellezza, per fortuna fa parte del nostro DNA, ma dobbiamo mantenere alta l’attenzione affinché tutto non venga alterato. La nostra città, le nostre campagne sono meravigliose, ma difficilmente raggiungibili. La politica locale ha il dovere di lavorare sulle infrastrutture, sui collegamenti. Questo potrà significare preparare la strada allo sviluppo economico”.
Dove si può creare sviluppo?
Sul turismo. Porto la mia esperienza nel settore immobiliare per rimarcare le grandi opportunità che possono arrivare dal settore turistico. La Puglia è un territorio straordinario, con un microclima unico al mondo. Unisce mare, colline, pianure, centri storici dalle architetture uniche. I turisti fanno fatica, però, a raggiungerci. L’incanto dei nostri luoghi non può bastare. E la bellezza va preservata e cullata, lavorando, come ho detto, a un ambiente sostenibile, ma anche facendo rete con gli altri Comuni della valle d’Itria per sfruttare un brand unico che ci rilanci”.
Può bastare fare impresa solo sul turismo per creare economia?
E’ un punto di partenza importante, ma ci sono altre strade. Penso ad una opportunità tra le tante. La realtà ci restituisce un andamento demografico in cui diventa significativa la presenza degli anziani. Significa che nuove forme di sviluppo si possono individuare proprio sui servizi rivolti alla terza età. Il benessere deve interessare anche le persone avanti con gli anni e occorre pensare ad una città funzionale anche per loro. Tornando ai giovani credo, anche, nelle tante possibilità che possono arrivare grazie alla creazione di hub per startup, al fine di supportare nuove idee legate alle TIC, ossia alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”.
Cosa l’ha convinta in modo particolare del progetto targato Palmisano?
Mobilità sostenibile, efficientamento energetico, sviluppo di arte e cultura, azioni volte ad agevolare l’impresa turistica facendo rete. Dare continuità a un processo già avviato costruisce un orizzonte di concretezza. Gianfranco Palmisano ci garantisce esperienza ed entusiasmo. Mi ritrovo in modo particolare nell’idea di una città da rigenerare. Nell’attenzione che si vuole dare alla rigenerazione dei quartieri, con nuovi spazi verdi, nel potenziamento dei servizi nell’agro, considerando che molte zone non sono nemmeno coperte da una buona connessione ad Internet, al miglioramento della viabilità. La rigenerazione del centro storico è stata avviata nella cinta muraria, con la creazione strategica di nuovi parcheggi, e adesso c’è la voglia di migliorare le cose al suo interno, creando maggiore illuminazione, per esempio, maggiore sicurezza e più decoro e pulizia”.
Anche stavolta ha scelto tre slogan: visione, motivazione, competenza. Perché?
Queste tre parole racchiudono il senso del mio modo di voler amministrare la città. Serve una visione che guardi al futuro e all’investimento. Occorre avere competenza, perché la partita si gioca anche sulla bravura di intercettare dei finanziamenti attraverso progetti validi. E infine, non si può prescindere dalle giuste motivazioni. Giuste perché l’azione politica deve portare a dei vantaggi per la collettività e non al successo personale. C’è bisogno di una squadra motivata a far bene per la città e basta, una squadra di gente perbene, che fondi le sue azioni sui giusti valori”.
Quali sono i valori in cui crede, quelli che cerca di trasmettere ai suoi figli?
Studio, educazione, rispetto, lealtà, inclusione. Martina per crescere ha bisogno anche di una svolta culturale fondata su questi valori”.
foto 2 castellanaUn sogno impossibile per Martina, quale potrebbe essere?
Diventare una delle capitali turistiche più importanti del Mezzogiorno. Ciò potrebbe diventare possibile solo lavorando a una città bella, accogliente, green e sostenibile”.
Come convincerebbe un elettore che la sua presenza in consiglio comunale potrebbe essere utile?
La gente conosce benissimo il percorso di vita e le competenze delle persone a cui darà il voto. Non servirebbero molte parole. Da appassionato di ciclismo amatoriale, l’inviterei a fare un giro in bici per avere la possibilità di mostrare, ancora una volta, la bellezza del nostro territorio. Probabilmente leggerebbe nei miei occhi l’amore che ho per questa terra. Andare in bici è un’esperienza che ti restituisce bellezza negli occhi e nel cuore. Ma tutto ciò è accompagnato anche dalla fatica. È una sorta di metafora: per ottenere il meglio occorre pedalare, affrontare le salite, dosare al meglio le energie e le forze. Non è mai facile scalare la collina, ma alla fine ci sarà sempre una discesa che premierà gli sforzi fatti. Non è forse questo il compito di un buon amministratore?”.

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