Il nostro paesaggio come opportunità di sviluppo
L’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU sezione Puglia), organizza il Convegno/Tavola Rotonda “Città e Campagna, Comunità e Paesaggio” che si terrà a Martina Franca il 12 giugno 2015 alle ore 15.30 presso la struttura Relais S. Martino. Il convegno organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Taranto, vuole offrire una occasione di incontro e di confronto tra due regioni d’Italia, la Puglia e la Toscana che, avendo approvato il Piano Paesaggistico (ai sensi del D. Lgs. 42/2004), sono impegnate ad affrontare l’attuazione delle linee e dei programmi previsti dalle rispettive Norme di Attuazione. Si tratta di identificare processi e strategie che ricompongano sistemi territoriali ora disarticolati e disorganizzati, in una ottica di gestione politica territoriale integrata. Sistemi o ambiti territoriali che, seppure caratterizzati da diversi profili di omogeneità ambientale e paesaggistica in territori complessivamente abbastanza contenuti in termini superficiali, stentano a raccordarsi e a determinare scenari di sviluppo naturalmente orientati a valorizzare paesaggi rurali e urbani, attraverso nuovi modelli culturali, sociali ed economici di sviluppo. Il paesaggio della parte di Puglia centrale che si presenta in quei pochi chilometri che dividono Matera dallo Jonio e dall’Adriatico, è variegato e nello stesso tempo legato da emergenze che sono di tipo naturalistico (aree protette), storico-culturali (siti Unesco di Matera e Alberobello e archeologici di Taranto ed Egnazia), architettonico-urbanistico (centri storici), ambientale costiero (mari diversi per morfologia), forestale (querceti della Murgia e uliveti della piana di Fasano e Ostuni). Un ambito paesaggistico unico e variegato che può rappresentare, attraverso politiche inserite nel processo di Matera Città Europea della Cultura, una vera occasione per costruire una proposta di sviluppo economico del territorio, però questa volta di tipo sistemico e integrato su area vasta. E’ con tale visione che le realtà comunali possono sviluppare politiche coerenti con la visione generale, esaltando e connettendo con le altre realtà le proprie specificità, e determinare scelte di pianificazione certe e ben calibrate.