Il SOROPTIMIST e le Donne Afgane
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Nella sempre suggestiva sala della Biblioteca Comunale di Martina Franca si è tenuto un interessantissimo incontro sulle “Donne afgane”, manifestazione che si inserisce nel Progetto Nazionale “Soroptimist per l’Afghanistan”. “…tale progetto sottolinea la sensibilità dell’associazione alla situazione afghana e particolarmente, l’attenzione alla condizione delle donne di questo paese, visibilmente deprivate di diritti faticosamente e coraggiosamente conquistati. Scopo di questo incontro è anche celebrare la ricorrenza della Giornata Internazionale della Donna”, con queste parole la presidente dell’associazione, l’avv. Doranna Rinaldi, ha dato inizio alla serata. Già nel settembre del 2021, il Club di Martina Franca aveva prontamente aderito all’invito dell’allora Presidente Nazionale Mariolina Coppola, a contribuire economicamente per la donazione alla Protezione Civile di una tensostruttura modulare, recante il Logo del Soroptimist, da impiegare come tenda sociale, per intervento immediato nei territori colpiti da calamità o, se necessario, anche in caso di accoglienza dei profughi Afghani.
“Parlando di condizione femminile e di attivismo per l’emancipazione della donna, il Club di Martina Franca si ripropone anche di attivare una raccolta fondi, il cui ricavato andrà a favore di una ragazza afghana, rifugiata in Italia, affinché possa proseguire i suoi studi, dal momento che il diritto all’istruzione è stato indegnamente e riprovevolmente negato alle donne dell’Afghanistan. I terribili accadimenti di questi giorni non devono farci dimenticare situazioni che continuano a esigere la nostra attenzione. E’ quello che il Soroptimist sta cercando di fare a tutti i livelli. E il nostro Club si unirà allo sforzo comune, dando, per quel che è possibile, il proprio contributo. Siamo fermamente convinte che garantire le prime necessità a bisognosi e rifugiati, non deve farci perdere di vista altri tipi di supporto, soprattutto quello psicologico, per quanti vedono andare in frantumi la propria appartenenza geografica, la propria cultura, i propri affetti ed i traguardi faticosamente raggiunti.” Così ha proseguito la sempre propositiva e impegnata presidente del Club Soroptimist di Martina Franca. Alla dottoressa
Maria Luisa Ruocco il compito di effettuare un excursus storico con particolare attenzione ai diritti delle donne afgane violati e perduti.
Le sue parole introducono i presenti e li accompagnano nei luoghi nei quali prendono vita e si concretizzano le storie, i racconti e la testimonianza della professoressa Wilma Maucelli. Sintetizzare la biografia e il curriculum della poliedrica Wilma Maucelli è impresa ardua: insegnante di materie letterarie, di latino e greco nel Liceo Classico, giornalista pubblicista, fondatrice e presidente dell’Associazione “Cultura Viaggi”. Da sempre la sua grande passione è viaggiare per conoscere e comprendere la realtà, per capire meglio i fenomeni complessi della società e i vari volti dell’umanità. I suoi “Taccuini di viaggio” sono spesso pubblicati su riviste e giornali. Ama conoscere il mondo e fissarne con l’obiettivo fotografico luoghi e persone. Nel corso dei suoi viaggi ha visitato, campi profughi afghani a Peshawar in Pakistan e tibetani in India e Nepal, si è recata in alcune missioni in Africa e Sud America. Socia fondatrice dell’Associazione Italia-Tibet, è stata più volte a Daramsala, sede in India dell’esule governo tibetano. E’ fermamente convinta che il viaggio sia un’occasione privilegiata di conoscenza dell’altro, di usi e costumi, di scoperta di culture, religioni, storia dei paesi e dei continenti, un modo per approfondire le dinamiche dei fenomeni della geopolitica e dell’economia dei Paesi. Last but not least è stata Presidente Nazionale del Soroptimist International d’ Italia per il biennio 2009-2011. Averla come relatrice è un onore per il Soroptimist. Il numeroso pubblico presente è immediatamente coinvolto dal suo brillante e appassionato discorrere.
Ascoltarla è prima di ogni altra cosa un’esperienza formativa, un momento di crescita culturale, è viaggiare pur restando seduti, è conoscere il mondo, ma soprattutto le persone che lo abitano. La sua voce chiara, sicura accompagna i suoi scatti, ma anche le foto di artisti famosi, immagini passate alla storia, che raccontano storie di uomini e soprattutto di donne, di diritti tenacemente cercati e spesso violati, di conquiste, ma anche di sconfitte, di limiti imposti e di libertà agognata. Vorresti non terminasse mai, è un fiume in piena, in religioso silenzio ognuno riflette sulla realtà palesata dalle immagini e dalle parole precise, puntuali, vere e comprende che tanta è ancora la strada da percorrere, tanti gli obiettivi e le mete da raggiungere. Il Soroptimist anche in questo preciso momento storico diventa certezza di presenza e di aiuto concreto a chi è nel bisogno, alle donne che necessitano di sostegno, di vicinanza, di uno sguardo e una mano amica.