La maggioranza: “No alla propaganda elettorale”. L’opposizione: “Non avete più i numeri per governare”
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Il botta e risposta tra maggioranza ed opposizione a Martina Franca arriva anche a suon di comunicati stampa. La maggioranza consiliare – scrivono in una nota i Gruppi consiliari del Pd, Mep, Sel-Pip – ha abbandonato l’aula del Consiglio comunale e, a tal proposito, intende sottolineare che:
“Il nostro compito è quello di garantire il funzionamento delle Istituzioni e ridare dignità alle stesse. Il compito dei Consiglieri comunali è quello di proporre soluzioni amministrative che siano efficaci per il bene della città. Non possiamo usare il Consiglio Comunale a nostro piacimento, ci sono le regole e queste vanno rispettate. A nome di tutta la maggioranza, che su questo tema si è confrontata, riteniamo che la seduta odierna del Consiglio Comunale presentava argomentazioni propagandistiche e demagogiche che non avrebbero portato ad alcun risultato amministrativo concreto per i cittadini. Infatti, ad eccezione dell’ordine del giorno presentato dal Consigliere Caroli, già presente sui tavoli della concertazione politica dei partiti della maggioranza con le associazioni di categoria, che merita approfondimento, discussione e analisi, leggendo gli altri ordini del giorno, è facile vedere come alcuni di questi siano già stati presentati, discussi e bocciati dal Consiglio Comunale, mentre altri, invece, sono corredati da pareri negativi dei dirigenti. Inoltre, alcuni di questi erano stati già iscritti dal Presidente del Consiglio in precedenti sedute e, per vari motivi legati all’assenza dei consiglieri proponenti, sono stati rinviati ad altro momento. La nostra disponibilità alla discussione dimostra la volontà di questa maggioranza di confrontarsi con l’opposizione ma non dobbiamo confondere l’attività consiliare con la mera propaganda elettorale. Riteniamo, infine, che per aggirare il metodo question time, tra l’altro approvato dall’intero Consiglio comunale, l’opposizione continui a presentare ordini del giorno privi di significato amministrativo ma densi di demagogia”. La replica dell’opposizione è affidata al gruppo Misto: “Grave e irresponsabile comportamento da parte della maggioranza del sindaco Franco Ancona. Con un documento letto dal capogruppo del PD Antonio Lafornara ha deciso di abbandonare l’aula consiliare portando allo scioglimento dell’assise riunitasi per parlare di importanti argomenti di urgente interesse per la città, con la scusa che gli ordini del giorno sarebbero serviti a fare campagna elettorale, come se durante il periodo che precede le elezioni fosse normale chiudere la saracinesca del Comune. Si sarebbe dovuto parlare del conferimento degli incarichi esterni da parte di questa Amministrazione, dei lavori di adeguamento in Via Guglielmi, di Urbanistica e di Piano Urbanistico, delle barriere anti sosta in via Pietro del Tocco, ma si sarebbe dovuta votare anche la proposta di una seduta monotematica del Consiglio Comunale avente a oggetto il mantenimento del Giudice di Pace, quest’ultima questione era stata presentata da Tommaso Caroli, il quale si è uniformato alla volontà della sua maggioranza scegliendo di abbandonare l’aula. Una pessima figura nei confronti della città e verso l’ordine degli avvocati che da questa seduta si aspettava risposte chiare e concrete. I Consiglieri Comunali del Gruppo Misto Castellana, Balsamo, Pulito, Fumarola, Bello e Marraffa condannano questo modo di amministrare la città, perché la campagna elettorale personale non può venire prima dei doveri di amministratori ai quali si è stati chiamati. Il Governo della città è completamente allo sbando dopo l’auto-sospensione di un assessore impegnato nella sua personale campagna elettorale e dopo che “tutta” la giunta è impegnata a sostegno di un altro candidato continuando a percepire lo stipendio pur non svolgendo attività assessorile in questo periodo pre-elezioni. A tutto questo si aggiunge il fatto che questa maggioranza non ha più i numeri per governare e dietro questa ragione – secondo i Consiglieri Comunali del Gruppo Misto – si nasconde la reale motivazione che ha portato allo scioglimento dell’assise odierna”.