Magda Balsamo: “Da parte mia nessun appoggio a Fitto”
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“Io con Fitto? Resto indipendente”. Magda Balsamo chiarisce la sua posizione all’indomani del “popolamento” del “Gruppo Misto” in Consiglio Comunale, che adesso conta sei consiglieri (Balsamo, Pulito, Bello, Fumarola, Marraffa e Castellana). Proprio questo compattamento ha fatto subito pensare ad un appoggio del gruppo alla candidatura regionale di Tonino Fumarola, che sarà arruolato nella lista di Raffaele Fitto. Di fatto l’appoggio del gruppo ci sarà, ma Magda Balsamo preferisce restare fuori dalle logiche degli appoggi elettorali (era già successo con la presentazione della candidatura di Franco Palazzo).
“Innanzitutto – evidenzia l’ex consigliera del PD – vorrei augurare buon lavoro al gruppo misto dell’opposizione ormai allargatosi con l’ingresso di Piero Bello, Pino Pulito e Tonino Fumarola. Goliardicamente ed erroneamente qualche testata ha riportato che la costituzione del gruppo consiliare è propedeutica alle regionali del 31 maggio per il sostegno di Raffaele Fitto. Per quanto mi riguarda resto indipendente e confermo la mia piena autonomia da logiche strumentalistiche di partito finalizzate a propagandismo elettorale”.
Magda Balsamo coglie anche l’occasione per parlare di Soget, per la quale, proprio nel giorno delle elezioni, scadrà il contratto. “E’ nel programma elettorale la questione dell’internalizzazione della gestione dei tributi, e non solo: spesse volte è stato affermato in consiglio comunale la volontà di internalizzare il servizio affinché si razionalizzasse la spesa dell’aggio corrisposto alla società che attualmente svolge questa funzione. A quanto pare il sogno di poter internalizzare il servizio tributi è solo un’illusione elettorale, per meglio dire: un vero e proprio modo per prendere in giro i cittadini martinesi. Il 31 maggio scade il contratto con la SO.G.E.T. S.p.A. e a quanto pare l’Amministrazione si accinge a riformulare una forma di esternalizzazione del servizio dimenticandosi che pochi mesi fa ha assunto senza remore 25 persone, autocelebrandosi per aver dato lavoro a tanta gente, pagandoli ovviamente con denaro pubblico proveniente dalle imposte e tasse che paghiamo”.