Scricchiola lo scranno della maggioranza. Con Martucci salito sull’Aventino (ieri ha consegnato le carte in procura per l’assunzione dei 24 istruttori amministrativi) di fatto la maggioranza è quotata a 14. Perde pezzi l’ammistrazione Ancona, dopo il cambio di banco di Magda Balsamo (dichiaratasi indipendente) e il colpo di sciabola del consigliere regionale esponente del MeP, che dovrebbe tradursi in una uscita dalla maggioranza. Nonostante tutto Franco Ancona mantiene ancora in numeri per governare, però si espone pericolosamente ai mal di pancia dei singoli che potrebbero decretare la fine anticipata del suo mandato. “Sorvegliati speciali” sarebbero in due: Tommaso Caroli (MeP) e Antonio Carriero, l’ultimo entrato tra le fila del PD. Per quanto riguarda Caroli occorrerà capire se l’atto di Martucci è da identificare come un’azione personale o come un indirizzo di partito. Occorrerà capire, insomma, se l’atteggiamento critico parta anche dalla mente dell’ex assessore al turismo. Per quanto riguarda Antonio Carriero ci si chiede se siano stati appianati gli attriti nati nel momento dell’approvazione del DPP: in quel momento, infatti, Carriero usci dell’aula, per poi ritornarci e scegliere la via dell’astensione in fase di voto.
Sembra tornare di moda, in sostanza, lo spettro della “politica dei ricatti”, che ha contraddistinto il percorso politico dell’amministrazione Palazzo, risicata nei numeri e costantemente esposta ai capricci personali dei consiglieri e dei partiti. Palazzo riuscì ad andare avanti con svariate variazioni di Giunta e grazie alla sue personali capacità mediatorie. Franco Ancona, fino ad ora, ha tenuto la schiena dritta, mantenendo la sua squadra di governo iniziale e sostituendo solo assessori dimissionari. Questo con i numeri larghi. Ma cosa accadrà nel momento in cui la camicia comincerà ad andare un po’ stretta di collo?
Gianluca Fumarola
