Presentato il 41° Festival della Valle d’Itria. Fabio Luisi assume la direzione musicale
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Il Festival sceglie la via della contemporaneità. Sarà l’opera “Le braci” di Marco Tutino ad aprire il 41° Festival della Valle d’Itria, che si volgerà dal 15 luglio al 4 agosto. La presentazione, questa mattina a Milano, presso il “Piccolo teatro”, alla presenza del direttore artistico Alberto Triola, del presidente Franco Punzi e del sindaco di Martina, Franco Ancona.
L’annuncio più importante è stato dato dal presidente Franco Punzi. “Cominciamo una collaborazione con il maestro Fabio Luisi, che diventerà il direttore musicale del Festival“. Si tratta davvero di una bella notizia, considerando che Luisi è uno dei più importanti direttori d’orchestra mondiali e che proprio a Martina, con Rodolfo Celletti, ha mosso i primi passi. Luisi, presente in conferenza stampa, ha presentato con Triola il programma. Il direttore artistico ha subito voluto evidenziare il valore dell’opera d’apertura.
“Per la prima volta – ha detto – nella quarantennale storia del Festival, la serata inaugurale sarà dedicata a una prima rappresentazione assoluta di una nuova opera. Una delle più qualificanti direzioni programmatiche intraprese dal Festival negli ultimi anni, prevede infatti una presenza organica e significativa della creatività musicale contemporanea. Dopo il sorprendente successo di Nûr, prima opera commissionata dal Festival ed eseguita nel 2012, ecco la seconda, prestigiosa prima mondiale, nata questa volta con la Fondazione del “Maggio Musicale Fiorentino”: si tratta dell’ultima opera di Marco Tutino, uno degli autori italiani di oggi più rappresentati al mondo”.
“Le braci”, sarà diretto da Leo Muscato, regista martinese, che tornerà nella sua città. “Da lui – ha aggiunto Triola – è lecito attendersi un taglio interpretativo basato sullo scavo degli snodi drammaturgici e delle relazioni drammatiche tra i protagonisti, sorretto da un lucido istinto narrativo”.
Seconda opera in cartellone sarà il “Don Cecco”, di Nicola De Giosa, frutto di coproduzione con il Teatro di San Carlo di Napoli. “E’ un opera – ha spiegato Triola – che il compositore barese scrisse nel 1850 per il palcoscenico del Teatro Nuovo di Napoli, passata alla storia anche come l’opera comica preferita da Re Ferdinando II di Borbone: ne richiedeva l’esecuzione a corte ogni volta che l’umore necessitava di una dose massiccia di giocondità”.
La terza opera segnerà il ritorno del Belcanto nell’atrio del palazzo ducale, con “Medea in Corinto” di Simone Mayr, il maestro di Donizetti, con Fabio Luisi protagonista nelle vesti di direttore d’orchestra. “In tutta la partitura – ha detto Triola – eminente è il ruolo dell’orchestra, in cui riecheggiano sia i classici viennesi che gli echi delle musiche rivoluzionarie francesi, arricchita dall’apporto di singoli strumenti capaci di conferire un colore specifico alla scena”.
Il programma completo è consultabile sul sito www.festivaldellavalleditria.it. Spiccano le esibizioni dei giovani cantanti dell’accademia “Rodolfo Celletti”, “Festival junior”, che impegnerà anche i bambini, e le “opere in masseria”.
Gianluca Fumarola