Cultura e Spettacolo

Presentato il 49° Festival della Valle d’Itria. Il repertorio buffo protagonista

Il repertorio buffo protagonista della 49esima edizione del Festival della Valle d’Itria. E’ stato presentato questa mattina, a Milano, nella consueta cornice del Piccolo Teatro, il cartellone del Festival lirico martinese. Una conferenza stampa che arriva a pochi mesi dalla scomparsa di Franco Punzi e che ha segnato il battesimo del nuovo presidente del Festival Michele Punzi. Con un cartellone di 5 titoli d’opera e di teatro musicale e 12 appuntamenti sinfonici e recital, la proposta del 49° Festival muove, nel solco dell’insegnamento di Paolo Grassi, dal desiderio di mettere il pubblico d’oggi di fronte ai meccanismi sociali che finiscono per creare barriere alla conoscenza e alla consapevolezza del reale e della storia, attraverso il sorriso e l’ironia.

Punzi Raguso Carrieri«Siamo orgogliosi di poter presentare – ha affermato il presidente Michele Punzi – in un anno così difficile, segnato dalla triste dipartita di Franco Punzi, un cartellone di alto profilo artistico che racchiude perfettamente lo spirito del compianto storico Presidente del Festival ma anche delle generazioni che gli sono succedute. Cercheremo di affrontare l’anno che ci separa dalle celebrazioni del cinquantenario del Festival con il sorriso, e armati di ottimismo, guardando ai recenti traguardi raggiunti – come il Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana ricevuto da Leila Fteita per la scenografia di Le Joueur, una nostra produzione del 2022 – per raggiungere nuove vette di eccellenza».

«Al centro della nuova edizione del Festival è il repertorio buffo che, nelle sue diverse declinazioni è spesso comparso nella storia dell’opera in epoche segnate da crisi profonde – ha spiegato il direttore artistico Sebastian Schwarz. Proprio come il contesto storico in cui nacque l’operetta, a sua volta in grado di rivolgere garbatamente una feroce critica al pubblico, in tutta Europa, con Offenbach in Francia, con la Scuola viennese, e con la coppia Ronzato/Lombardo in Italia».

Aprirà il Festival il 18 luglio 2023, nello storico Cortile di Palazzo Ducale di Martina Franca, una nuova e fresca produzione de Il Turco in Italia di Gioachino Rossini (repliche 1, 4 e 6 agosto), opera buffa in due atti su libretto di Felice Romani che, sotto la direzione musicale di Michele Spotti alla testa dell’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari e del suo Coro.

Con il secondo titolo, andrà in scena (26, 28 e 30 luglio), Il paese dei campanelli di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato composto nel 1923, e si celebrerà il centenario dell’operetta italiana. Sul podio dell’Orchestra e il Coro del Teatro Petruzzelli di Bari salirà Fabio Luisi.

Lo storico Teatro Verdi di Martina Franca, recentemente ristrutturato, sarà valorizzato anche quest’anno dall’allestimento di due importanti prime esecuzioni assolute in tempi moderni in forma scenica. L’Orazio di Pietro Auletta (22 e 25 luglio) e Gli Uccellatori del compositore boemo Florian Leopold Gassmann (2 e 5 agosto).

Ultimo titolo in forma scenica sarà una rarità di Jules Massenet, conosciuto in Italia forse solo per tre delle sue ventotto opere, e per nulla in quanto autore d’operette. L’adorable Bel-Boul (19 e 20 luglio) su libretto di Paul Poirson, un’operetta in un atto del 1873. Il team creativo sarà formato dal regista Davide Garattini, dal direttore musicale Francisco Soriano, dallo scenografo Paolo Vitale e dalla costumista Giada Masi. Sul palcoscenico i giovani artisti allievi dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”. IL programma completo è consultabile sul sito www.festivaldellavalleditria.com.

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