Quando lo sport ed i suoi valori vengono calpestati
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Le lacrime di coach Francesco Castellana, dei suoi giocatori e tifosi cistranesi a fine partita nell’ultima di campionato del girone F di serie B potrebbero essere una delle poche cose vere di questo futsal cadetto, perché di vero in quel che è accaduto a Crotone sembra esserci poco. Il Cisternino sul campo a Reggio Calabria ha vinto ed avrebbe dovuto festeggiare una storica promozione diretta in A2, un’autentica impresa per una realtà piccola che, partita con un budget ridotto e per disputare un campionato di metà classifica, si è ritrovata giornata dopo giornata ad inseguire un traguardo altisonante coltivando sogni. Avrebbe dovuto ma non ha potuto, perché i Sogni si sono infranti, almeno in prima battuta sempre in Calabria, non a Reggio Calabria dove il Cisternino ha battuto il Fata Morgana per 13 a 2, bensì a distanza di alcuni chilometri su di un altro campo, a Crotone, dove si giocava un’altra sfida divenuta forse una farsa: c’era l’antagonista Sammichele a giocarsi le sue possibilità di sopravanzare i cistranesi nella differenza reti al cospetto di una squadra in lotta per la salvezza. Sono semplicemente i fatti a supportare i sospetti di Lettera22news. Nelle ultime due giornate proprio per garantire la trasparenza e lealtà sportiva si deve giocare in contemporanea su tutti i campi per non falsare i risultati. Bene a Crotone, si presume artatamente, si è riusciti a far slittare l’inizio della ripresa con ben sette minuti di ritardo, quelli che poi risulteranno essere decisivi per il roboante 25 a 3 finale con il quale i baresi hanno superato i calabresi. Vi chiederete il perché. Semplice, il Crotone ha avuto la certezza matematica di aver conseguito la salvezza solo a cinque minuti effettivi dalla fine ed a quel punto si era solamente sul’8 a 3 per il Sammichele. Serviva un disegno, un colpo di teatro, l’imponderabile per arrivare primi e, purtroppo, quell’imponderabile, a spese del Cisternino, è avvenuto: il Sammichele con la presunta complicità del Crotone ha messo a segno 17 gol in cinque minuti, quasi 4 reti al minuto, roba da guinness dei primati ed oltre perché forse tutte queste reti in uno spazio temporale così ristretto, non si segnano neanche se si gioca contro dei principianti. Per intenderci, bisogna proprio mollare, altrimenti è impossibile. Alla faccia dei valori, della dignità, della lealtà, quanto accaduto a Crotone sembra avere poco a che vedere con i princìpi sani dello sport, finiti, sembrerebbe, tutti calpestati. Legittimo e duro lo sfogo di un incredulo Castellana a fine gara: “Questo mondo da oggi non è più il mio mondo”. Speriamo ci ripensi anche perché in Coppa Italia venerdì a Zanè (Vicenza) si affronteranno proprio Sammichele e Cisternino e non tutti potranno alzare la testa o guardarsi negli occhi.
Sandro Corbascio