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Cultura e Spettacolo

Sale cinema, arrivano i soldi ma le sale muoiono. L’appello di Giulio Di Lonardo

Arrivano fondi regionali per il cinema Nuovo di Martina e il cinema di Locorotondo. La Regione Puglia ha pubblicato l’elenco provvisorio (definitivo tra un mese dopo l’analisi di eventuali ricorsi) delle sale per le quali sarà dato un contributo per la digitalizzazione. 36 mila euro andranno al cinema Nuovo, circa 30 mila per l’auditorium di Locorotondo. Una buona notizia per le sale della valle d’Itria, che però cozza con l’opinione di Giulio Di Lonardo, gestore dei cinema “Nuovo” e “Verdi”, ben informato della situazione economica delle monosale in Puglia nelle sue vesti di presidente regionale dell’ANEC, del quella quale è anche vicepresidente nazionale.

E’ un contributo parziale – ci ha detto – che non copre interamente i costi per la digitalizzazione delle sale. E’ un aiuto, certo, che però potrebbe non bastare. Lo affermo da tempo: senza contributi pubblici siamo tutti esposti a rischio chiusura. Facciamo fatica a gestire i costi. Le macchine digitali con le quali proiettiamo, per esempio, hanno dei costi di manutenzione altissimi e tra tre o quattro anni saranno vecchie. Con i proiettori analogici abbiamo lavorato per 50 anni, adesso tutto è cambiato perché la tecnologia va avanti con troppa velocità”.

Va aggiunto che il vantaggio del digitale non si sta traducendo in una crescita del numero di spettatori. “Già, è così – ha concluso Di Lonardo – per quanto riguarda il Verdi abbiamo deciso di non proporre più “la grande arte”, ossia i collegamenti con i grandi musei. Il teatro in lingua originale inglese è andato bene il primo anno con il liceo “Tito Livio”, perché i ragazzi prendevano dei crediti formativi. Interromperemo anche la programmazione lirica. Manterremo la danza, perché le scuole di danza ci portano pubblico. Lo ribadisco, se le sale rimangono vuote non riusciamo a gestire i costi. Ecco perché diventa fondamentale il contributo pubblico per mantenere aperti questi contenitori culturali”.

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