E’ un campionato virtuale, ma siamo arrivati fino in fondo, siamo in finale. La Social Pro League, la seconda edizione del gioco che mette in competizione le pagine Facebook delle 60 squadre di Lega Pro, plaude al Martina, piccola grande squadra di provincia, che esibisce tutto il suo orgoglio di appartenenza su scala nazionale. Se il tifo è il termometro dell’attaccamento verso la propria squadra del cuore, Martina è in cima ed ha dei grandi tifosi in grado di competere alla pari anche con piazze più blasonate e rappresentanze di sostenitori numericamente superiori. Si dice che il martinese sia testardo, “capa tosta” come si dice in gergo ed è vero perché se riesci a prevalere punto a punto sui tifosi di squadre come Cosenza e Pisa, c’è da essere davvero orgogliosi del proprio spirito, della propria tenacia, della propria determinazione, del proprio essere martinesi senza confini ed attaccati a questo primo amore: il calcio. Perché sono sicuro, per molti di voi, il calcio, oltre ad essere una bruciante passione, è fonte di vita. Contro il Pisa ho apprezzato, una volta di più, la vostra voglia di non cedere, di non mollare, di dare tutto se stessi per primeggiare, per recuperare un parziale che ci vedeva soccombere con operosità, umiltà, grande partecipazione ed un encomiabile lavoro di squadra. Perché al martinese, anche se si tratta di un gioco, di un campionato virtuale, non piace mai perdere. Ed eccoci lì, salvi meritatamente sul campo in Lega Pro ed in finale nel particolare campionato dei tifosi, nella Social Pro League, in sfida contro il Pordenone vittorioso sulla Casertana nell’altra semifinale. Se siamo arrivati lì, è perché ce lo meritiamo. Se siamo arrivati fin lì, ce la continuiamo a giocare. Possiamo alzare la Coppa!!!
Sandro Corbascio
