Sport

Stadio “Tursi”, l’opinione di Stefano Coletta

Riceviamo e pubblichiamo integralmente un intervento riguardante lo stadio “Tursi” di Martina Franca a firma dell’ex assessore allo sport Stefano Coletta.

Stefano Coletta, assessore Ecologia, Ambiente, Sport, Politiche giovanili al Comune di Martina Franca

Negli ultimi giorni si è alimentata la questione stadio Tursi, casa storica dei nostri colori, e oggetto di diniego da parte dell’attuale gestione Commissariale per quanto concerne il suo utilizzo nella stagione sportiva che sta per iniziare.

A tal proposito, prima di esprimere il mio personale pensiero, è opportuno fare alcune precisazioni. Parto da un dato di fatto oggettivo. Negli ultimi 5 anni, tutte le gare casalinghe sono state svolte al Tursi, il cui utilizzo da parte della società uscente era disciplinato da una convenzione stipulata con l’Amministrazione Comunale che poneva a carico di ciascuna parte i relativi oneri manutentivi, a fronte di un canone di fitto irrisorio. Nello specifico toccava alla società tutta la parte relativa alla manutenzione ordinaria (tutto quello che oggi vediamo degradato nelle foto che circolano), al Comune la manutenzione straordinaria. Per questo, tanti sono stati gli interventi del Comune, per permettere ai nostri colori e ai nostri tifosi di poter godere del calcio professionistico. A titolo esemplare, la sala antidoping, la sala stampa, la videosorveglianza, i seggiolini nei vari settori, le opere di recinzione esterne ecc.

Era dunque netta e marcata la volontà politica di permettere, a chiunque facesse calcio a Martina, a prescindere dai nomi e dai proprietari, la partecipazione ai campionati professionistici. Tant’è che, nonostante le difficoltà oggettive di uno stadio in pieno centro, palesate anche dall’Osservatorio Nazionale per le Manifestazioni Sportive e dalle varie riunioni GOS tenutesi, fino allo scorso giugno, ultimo mese della Amministrazione Ancona, si è giocata la Lega Pro.

Ritengo che se la Società uscente avesse adempiuto agli obblighi convenzionali, oggi l’Amministrazione Comunale, della quale non faccio più parte dai primi giorni di giugno, quando ancora il Tursi era utilizzato a regime, non ne avrebbe interdetto l’utilizzo.

Fatte queste considerazioni, invito l’Amministrazione Comunale e il Commissario Castaldo in primis ad utilizzare il buonsenso ed il compromesso nella gestione di questa delicata fase del calcio a Martina Franca. L’attaccamento a questo sport, il significato che questi colori hanno per molti di noi, vanno oltre la categoria, vanno oltre il fatto di essere in Lega Pro o in Prima Categoria. E la dimostrazione che stiamo avendo in questi giorni va oltre ogni aspettativa. Per quanto lo stadio Tursi non rappresenti la migliore situazione impiantistica per svolgere gare professionistiche, ritengo, da conoscitore di quasi tutte le realtà sportive pugliesi, che, rispetto agli altri stadi pugliesi, in particolar modo della categoria che ci apprestiamo ad iniziare, sia uno degli impianti più sicuri e più all’avanguardia. Invito davvero a voler esaminare la situazione di altri stadi dei piccoli Comuni che affronteremo. Il paragone è anche inutile farlo. Se, inoltre, si dovesse ritenere che non sussistano le condizioni di agibilità di una parte dello Stadio, credo sia umanamente e tecnicamente possibile ridurre la capienza e consentire l’utilizzo solo di una piccola parte di gradinata o di curva, del terreno di giuoco e degli spogliatoi.

Suppongo che una soluzione in questo senso sia facilmente trovabile nell’arco dei prossimi 10 giorni. Accanto a ciò, invito davvero il Commissario Prefettizio a proseguire quanto iniziato nei mesi scorsi. E mi riferisco alle concrete possibilità, avviate appunto nei mesi scorsi, di poter realizzare il nuovo stadio al Pergolo, aprendo un tavolo tecnico con l’attuale società, le associazioni sportive e i vari attori cittadini per rendere quanto più possibile sociale e condiviso il nuovo stadio. Se vogliamo attrarre imprenditori e progetti ambiziosi è necessario partire dalle fondamenta: avere uno stadio moderno, sicuro e confortevole. Nell’attesa di ciò è ovviamente necessario garantire, a chi sta facendo sforzi economici oggi pur di mantenere il calcio nella nostra città, il minimo indispensabile: ossia uno stadio Tursi, seppur parzialmente, agibile. Confido inoltre nella prosecuzione, da parte di questa gestione Commissariale, dell’opera iniziata in contrada Cupa, campo Angelo Fasano. Ricordo che l’Amministrazione uscente aveva ottenuto un cofinanziamento provinciale di 150.000 euro, con il quale sono state già realizzate le torri faro per l’illuminazione del campo e sono stati riammodernati gli spogliatoi. Nel bilancio preventivo che avevamo predisposto e che è stato approvato anche dal Commissario avevamo destinato 450.000 euro per la posa di un manto in erba sintetica e l’ampliamento dello stesso campo Cupa, così da trasformarlo in un campo di allenamento all’avanguardia, utilizzabile in qualsiasi orario. All’uopo, l’Ufficio Tecnico aveva anche quasi concluso l’iter progettuale.

In conclusione auspico, dunque, che prosegua il percorso che ci porterà al nuovo stadio in contrada Pergolo, che, nel frattempo, il Tursi, seppur in maniera parziale, venga fatto utilizzare alla nuova società e che si completino i lavori al campo Cupa, dove già l’iter progettuale è al termine e la disponibilità economica era stata già individuata.

Alla nuova società, presieduta da Piero Lacarbonara, auguro ogni bene e ogni traguardo sportivo, garantendo, come fatto finora e qualora ce ne fosse ancora bisogno, la mia vicinanza e la mia disponibilità alla possibile risoluzione dei problemi. Forza Martina. Stefano Coletta”.

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