Metti una sera a teatro, a parlare di Teatro con chi lo fa, lo conosce profondamente, lo ama e non potrebbe farne a meno.
Al Teatro Nuovo di Martina Franca, la vulcanica Rosanna Pantone è riuscita a mettere insieme nomi altisonanti tra attori, registi, produttori, direttori artistici, addetti ai lavori.
Tutti insieme non si erano mai visti.
Un parterre eccezionale!!!
La serata, condotta come sempre in modo ineccepibile, da Fabiana Caruso nel “suo salotto”, coadiuvata dal bravissimo giornalista Eugenio Caliandro è apparsa subito interessante, coinvolgente e divertente per il clima che si è creato tra tutti i protagonisti.
Punti di forza, di debolezza, problemi e risorse di un settore che seppur in difficoltà non demorde e rinasce sempre dalle sue stesse ceneri.
Ha aperto la serata Carlo Dilonardo nel ruolo di assessore alla cultura, attore e regista.
Ha sottolineato la passione che lo ha sempre mosso, sin da bambino, per la recitazione, gli studi effettuati, l’esperienza acquisita e l’impossibilità a pensarsi da un’altra parte. Come politico il prodigarsi sempre perché la Cultura in tutte le sue forme venga promulgata, trovando lo spazio adeguato e la consapevolezza che tutto ciò che di burocratico il cittadino, la compagnia teatrale, l’attore possa pensare di facile soluzione esclamando l’ennesimo ” …e che ci vuole?”, in realtà normative nazionali, locali impongono comportamenti, decisioni, iter spesso lunghi e non semplici che dimostrano che “ci vuole, ci vuole!”
Un solo microfono per tutti, una staffetta da passare l’un l’altro in questa camminata tra palchi, quinte, camerini, ma anche tra teatri che chiudono e altri che coraggiosamente, come il Teatro Nuovo, riaprono e miracolosamente (leggere: grazie a un ottimo lavoro e alla tenacia di Rosanna Pantone), riempiono la sala a ogni spettacolo.
Da Dilonardo a Marti, da Carlo a Fabiano, da Martina a Taranto, ma anche qui grande passione e quel pizzico di follia che ho compreso caratterizzare tutti e che se non ci fosse non permetterebbe a nessuno di svolgere questo meraviglioso e difficilissimo lavoro.
Si parla di sperimentazione, di fatica, di produzione, di difficoltà a trovare luoghi nei quali effettuare le prove, ma soprattutto l’importanza di fare rete!
Tutti hanno tentato, pochi, anzi pochissimi sono riusciti, ma sarebbe la chiave di infiniti successi e la fine di una miriade di problemi. Non è facile perché l’idea di voler primeggiare spesso toglie la lucidità e la capacità di collaborare, unire le forze, di raggiungere la meta insieme.
Vi assicuro che ciò non avviene solo tra coloro che vivono il teatro, ma purtroppo anche tra altri promotori culturali.
E’ stato un piacere ascoltare tutti, essere lì ed entrare dietro le quinte per scoprire quante attività, quanti contatti, quante telefonate, quante nottate, quante strette di mano, quante carte da riempire prima che un sipario si possa aprire e il pubblico godere di una piacevolissima serata.
Mingo ha portato la sua esperienza di un teatro che può essere anche impegno sociale.
È stato naturale, era inevitabile, che tutti, con molta eleganza, facessero promozione e al contempo evidenziassero l’importanza di trovare un buon produttore e chissà perché a questa parola tutti giravano il proprio sguardo verso Andrea Costantino; non sono mai stata nel suo Teatro Anchecinema, ma il suo raccontarlo mi ha portata a promettere che la prossima capatina a Bari avrà come tappa questa meravigliosa realtà.
Il microfono ha continuato a girare, gli interventi mai scontati, tutti interessanti, tutti nei tempi giusti.
Attori e compagnie locali nelle persone di Gabriele Santacroce, Claudio Russano, Maurizio Di Pierro e Laura Sammantaro, figlia del grande Pietro, che le ha trasmesso passione e talento. Tutti hanno evidenziato alcune difficoltà che sono costretti ad affrontare, ma anche sottolineato il valore terapeutico del Teatro e l’importanza di coinvolgere sì i giovanissimi, ma anche uomini e donne di ogni età. Tutti impegnati nelle prove dei prossimi lavori, con le date già stabilite e il fedelissimo pubblico che li aspetta.
Un excursus sul Teatro Pubblico Pugliese, di cui è stato direttore per vent’anni, sui Teatri Abitati e su tutto quello che riguarda il teatro in Puglia è stato fatto da Carmelo Grassi, confermato per il prossimo triennio componente della commissione consultiva Teatro del Ministero della Cultura,
Teatri che sorgono su vecchie discariche e poi divengono perle di diffusione culturale e artistica come il Teatro Mercadante di Altamura di cui ha parlato Silvano Picerno Teatri che chiudono e quartieri che precipitano con ragazzi alla deriva e teatri che divengono luoghi di aggregazione e di crescita nell’esperienza di Antonello Vannucci. La tournee in America di Antonella Genga e Brando Rossi e tutta la capacità di far sorridere e al contempo riflettere. Tutto questo e tante emozioni ancora in questo bellissimo pomeriggio.
Come sempre accade al Teatro Nuovo, ancor più questa volta, il clima che si crea è piacevole, familiare, ti fa star bene, i dialoghi leggeri pur affrontando profondamente l’argomento, battute e sana ironia e la constatazione che, purtroppo, non si stava effettuando una ripresa video a testimonianza di una domenica speciale. Ai posteri rimarranno le bellissime fotografie di Martino Castellana e la speranza che ci sia il bis!
